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L’espressione “politiche giovanili” implica più che mai politiche per la famiglia vere e stratificate, perché frutto di un confronto costante con il mondo giovanile: dai genitori agli insegnanti, dallo sport alla cultura, dalla strada ai luoghi d’incontro e divertimento, fino alle esperienze legate alla formazione professionale e al lavoro…

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Il filosofo Umberto Galimberti ha scritto che “gli unici ad avere competenza sul futuro sono i giovani”; su questo assioma si sviluppa una progettualità intensa e presente, dove sempre più spesso i destinatari delle iniziative sono anche gli ispiratori e i protagonisti delle medesime. Tutto ciò comporta una definizione dei ruoli dentro la famiglie e dentro la società senza ipocrisie e finzioni, costruendo la faticosa abilità di operare interagendo, per essere ganglio di quella grande rete neuronale che è la società.

In questi anni il progetto giovani di Conegliano ha percorso un lungo ponte per entrare nel territorio dello “star bene”, superando la logica che sconta il disagio come ineluttabile condizione dell’età giovanile, luogo comune smentito a più riprese da numerose ricerche scientifiche, sollecite nell’evidenziare quanto le ansie delle nuove generazioni non siano per nulla inferiori alle loro risorse ed energie nel raggiungere nuove mete e migliori risultati.

Grazie a questa nuova sede, il progetto giovani è oggi pronto a intercettare nuovi flussi di viaggiatori di passaggio, che sono a loro modo esploratori con sogni, mete obiettivi, pronti a rincorrere luoghi e destinazioni, desiderosi di opportunità e soprattutto di mezzi “per ridurre le distanze”.

Davvero troppo ghiotta la metafora della stazione. Luogo di sosta con nell’animo il movimento, luogo di bagagli mentali ricchi di esperienze, di scambi di binari, di viaggi interiori e incontri casuali: quella stessa “casualità” che vivacizza e arricchisce le vite di ognuno, dando a volte l’ispirazione giusta per costruire un futuro.

Politica
Author: Balliana

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